​I nostri vini
Colori, note, storie da raccontare
I Nostri Vini: esperienza, territorio, tradizione
I vini puri e varietali sono un invito a conoscere il lato più fresco e fruttato dell’Alto Piemonte, con un viaggio attraverso le varietà autoctone. Le nostre etichette storiche esprimono la vocazione del Nebbiolo: sfidare il tempo, esprimendo il potenziale dei Terroir da cui nascono. Non manca poi una variazione sul tema, che sorprenderà anche voi
Puri e Varietali
Doc Colline Novaresi Bianco
Innominato
Questo vino è prodotto con l’unica varietà di uva bianca autorizzata nell’Alto Piemonte per la produzione di vini doc. Le caratteristiche del vitigno sono riconoscibili sia nella struttura, sia nel corredo aromatico: fruttato, leggermente erbaceo, con tipiche note di pietra bagnata e selce che si apprezzano soprattutto nel finale. Potenziale di invecchiamento: 4-6 anni in bottiglia lasciano spazio all’evoluzione.
Perché si chiama Innominato?
E come mai è proibito? Simpaticamente tagliamo corto e rispondiamo: «questioni da Azzeccagarbugli…» siamo in Italia e la burocrazia non ci sorprende! Ci affidiamo dunque a una citazione de I Promessi Sposi in cui il Manzoni introduce l’Innominato. Sostituite «personaggio» con «vitigno», «libro» con «disciplinare di produzione» e «scrittore» con «produttore»… e sorridete insieme a noi!!! «Di costui non possiam dare né il nome, né il cognome, né un titolo, e nemmeno una congettura sopra nulla di tutto ciò: cosa tanto più strana, che del personaggio troviamo memoria in più d'un libro (libri stampati, dico) di quel tempo. Che il personaggio sia quel medesimo, l'identità de' fatti non lascia luogo a dubitarne; ma per tutto un grande studio a scansarne il nome, quasi avesse dovuto bruciar la penna, la mano dello scrittore[...] colui che noi, grazie a quella benedetta, per non dir altro, circospezione de' nostri autori, saremo costretti a chiamare l’innominato.» (A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap. XIX).
Doc Colline Novaresi Nebbiolo
Il Rosato
Una delle sfumature più delicate del Nebbiolo dell’Alto Piemonte è quella dei primi giorni di vita… L’uva matura, appena pigiata, mostra un lato del Nebbiolo «che non ti aspetti». Questo vino nasce dal salasso della vasca del Nebbiolo rosso e grazie alle uve ben mature si crea un contrasto affascinante: al naso mostra note fresche (fragola, ciliegia, agrumi e petali di rosa), al palato ha una personalità strutturata, giocata sull’acidità e su una lieve tannicità. Un vino gastronomico, perfetto per gli abbinamenti.
Doc Piemonte
Barbera
È la varietà a bacca rossa dei piemontesi… ci piace definirla un «comfort wine», quello che fin da bambini vedevamo sulla tavola di tutti i giorni; richiama la compagnia e la semplicità. Gli stili delle barbere in Piemonte sono molteplici. La nostra è ferma, di corpo medio, livello alcolico medio, acidità alta, note di frutti rossi, pepe nero e un tocco di sottobosco.
Doc Colline Novaresi Nebbiolo
Campi Raudii
Ecco il Nebbiolo Campi Raudii che fermenta e affina in vasche di cemento, come la tradizione vuole in Alto Piemonte. Nel bicchiere mostra un carattere tipico, identitario e schietto. È floreale e speziato, di corpo medio e ha un’equilibrata tannicità. Consigliamo di consumarlo entro 5-8 anni dalla vendemmia (tuttavia, in una cantina adatta, può conservarsi bene anche oltre).
Variazione sul Tema
Vino Spumante di Qualità
Metodo Classico Rosé
È un connubio di aromi fruttati e varietali, con note di autolisi date dall’affinamento sui lieviti. Ai profumi di fragole fresche e ciliegie mature si aggiungono note di frutti di bosco e piccola pasticceria. Al momento della sboccatura (periodo sui lieviti variabile, con riferimento in etichetta) il vino non è dosato, ma ha un residuo zuccherino naturale di circa 8-10g/l (brut).
Nati per sfidare il Tempo
Doc Colline Novaresi
Spanna
Spanna è il nome del Nebbiolo in Alto Piemonte. In un unico nome, un’uva, un vino e soprattutto
un territorio.
Ha profumi floreali (rosa, viola), frutti rossi (fragola, ribes rosso, ciliegia), note speziate e di erbe aromatiche e poi grafite, torrefazione e fumo. Dopo alcuni anni (circa 8-10 anni) sopraggiungono anche di sapori di sottobosco, cuoio e tabacco.
Un vino da amare oggi e da invecchiare a lungo per domani.
Doc Colline Novaresi Spanna
Bernardo Vallana
Un omaggio a un produttore amato dagli appassionati di Alto Piemonte, a partire dagli anni 50 del
1900.
Per ogni annata, Bernardo etichettava una parte dello Spanna con un’immagine che raffigura proprio il camino che potete ancora oggi ammirare nella nostra sala di degustazione.
Questo era lo Spanna «privato», per la famiglia e gli amici più cari.
In onore del nonno abbiamo deciso di riprendere questa tradizione, con un vino dai profumi floreali ed eterei, note di ciliegie sotto spirito e prugne rosse, liquirizia, pepe nero e bacche di ginepro. Dopo qualche istante nel bicchiere, si apprezzano anche sfumature di vaniglia, cacao amaro e caffè. Nel tempo si sviluppano note di cuoio, sottobosco, tabacco.
Lo Spanna Bernardo Vallana ha una struttura adatta ad un lungo invecchiamento.
Doc Boca
Le vigne del Boca doc, in Alto Piemonte, sono situate all’interno di un Geoparco Unesco, riconosciuto per il particolare tipo di suolo, la cui origine è legata a un fenomeno unico al mondo, avvenuto 300 milioni di anni fa. Per saperne di più, clicca qui. (link al video del vulcano)
Il disciplinare sapientemente prevede l’assemblaggio del Nebbiolo (min 70%, max 90%) alla Vespolina, un’uva autoctona figlia del Nebbiolo, che rende il vino più speziato e conferisce sfumature molto interessanti.
Le colline di Boca sono costituite prevalentemente da rocce vulcaniche fossili, ricche di ferro ed estremamente friabili. Basta una passeggiata nei vigneti del Boca doc per rendersi conto che le viti devono «scavare la roccia» con le loro radici, per trovare acqua e nutrienti. Questo stress dà origine agli aromi caratteristici della denominazione.
Nei primi 4-7 anni ha profumi primari di fiori e frutti rossi, con accenni balsamici e note di ferro. La Vespolina inoltre conferisce una netta carica speziata, in particolare di pepe nero. Si apprezzano poi le note di rovere, tuttavia l’aspetto più interessante di questo vino emerge dopo 8-10 anni di evoluzione, in cui iniziano a formarsi note di cuoio, sottobosco, tabacco. Il corredo aromatico evolve nel tempo.
Il Boca è un vino nato per sfidare i decenni, offrendo grandi emozioni a chi ha pazienza di attendere.
Docg Gattinara
Le vigne del Gattinara docg, in Alto Piemonte, sono situate all’interno di un Geoparco Unesco riconosciuto per il particolare tipo di suolo, la cui origine è legata a un fenomeno unico al mondo, avvenuto 300 milioni di anni fa.
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Durante il periodo della maturazione, soprattutto da metà agosto, le uve beneficiano di una forte escursione termica giorno-notte grazie alle giornate calde, soleggiate, seguite dalle notti rinfrescate dalle correnti di aria fredda che scendono dal Monte Rosa: la situazione ideale per esaltare e definire gli aromi varietali. .
Il Gattinara in gioventù ha sapori caratteristici di petali di rosa e viola, note di fragoline di bosco ben mature accompagnate da accenni mentolati. Pepe bianco, liquirizia e note di ferro completano il corredo dei profumi primari e i 24 mesi in rovere conferiscono note di tostatura e ulteriore complessità .
L’invecchiamento in bottiglia può protrarsi nei decenni e testimonia il potenziale del nostro territorio.
I Boca e i Gattinara, nelle migliori annate, sono denominazioni che non temono confronti: attraversano lo spazio e il tempo parlando del nostro progetto di cura,
passione, studio, arte. Unum, verum, bonum.